N O R M A T I V A
L’ESPRESSO ITALIANO DI QUALITÀ, il cui marchio è registrato, è una certificazione che viene attribuita alle miscele sottoposte ad un attento esame da parte di un Ente Certificatore di livello internazionale e da un laboratorio chimico di un ente pubblico. Per ottenere la certificazione, la cui validità è di due anni, è necessario attenersi alla SPECIFICA TECNICA ed al REGOLAMENTO che, a richiesta, sono a disposizione degli interessati.
Per ottenere la certificazione relativa all’ESPRESSO ITALIANO DI QUALITÀ, è necessario che la Torrefazione sia nelle seguenti condizioni:
1. Conoscenza e consapevolezza del REGOLAMENTO del Certificato di Qualità (C.Q.) approvato il 15 gennaio 2002 dal GTTC (ora GITC: Gruppo Italiano Torrefattori Caffè) e successive modifiche.
2. Conoscenza e consapevolezza della SPECIFICA TECNICA (S.T.) redatta da GITC, revisione 0 dell’8 ottobre 2001 e 01 del 10 aprile 2006 e successive modifiche.
3. Essere in grado di applicare integralmente i quattro punti dell’art. 5 ed i tre punti dell’art 7 della S.T. e successive modifiche.
4. Predisporre per iscritto, eventualmente con l’ausilio di schede ecc. la procedura da seguire per l’autocontrollo del flusso di processo di cui alla S.T. art. 8.1 e cioé:
4.1 riconoscimento delle materie prime da usarsi (caffè crudo non decaffeinato Arabica e Robusta);
4.2 formulazione della/e miscela/e;
4.3 avviamento della materia prima (miscela o singola qualità) alla tostatura;
4.4 trasferimento del caffè torrefatto nei contenitori e nei luoghi di deposito;
4.5 confezionamento del prodotto che da questo momento assume il marchio ESPRESSO ITALIANO DI QUALITÀ;
4.6 trasferimento del prodotto confezionato negli appositi luoghi di custodia.
N.B. la sequenza delle operazioni può essere adattata alle esigenze di ciascuna Azienda.
5. Istruire il personale addetto alla manipolazione della materia prima – caffè crudo – ed il personale addetto alla manipolazione del prodotto finito (miscela) sulla necessità di seguire le procedure (di cui al precedente punto 4) per la: preparazione; tostatura; confezionamento e conservazione del prodotto CERTIFICATO con il marchio ESPRESSO ITALIANO DI QUALITÀ.
6. Consentire che gli Ispettori della SGS ITALIA SRL – sia durante la prima ispezione che successivamente – possano prendere visione di tutta la documentazione di cui all’art. 5 della S.T. nonché della documentazione che consenta di risalire ai fornitori della materia prima. Permettere inoltre al personale della SGS ITALIA SRL di prelevare TRE campioni – a loro discrezione – , della miscela presentata per la certificazione che verranno confezionati in sacchetti ANONIMI e contraddistinti da indicativi all’uopo predisposti. Uno dei campioni resterà presso lo Stabilimento mentre gli altri due saranno inviati – tramite il Consorzio Torrefattori delle Tre Venezie – al Laboratorio Chimico della Camera di Commercio I.A.A. di Trieste per le analisi.
7. Impegnarsi per iscritto ad informare e controllare che i gestori degli Esercizi Pubblici, destinatari del C. di Q., espongano detto certificato e tengano a disposizione di CHI LO CHIEDA l’allegato al Certificato stesso.
Se le condizioni documentali sopra esposte possono essere osservate, la Torrefazione, nella persona di un Suo legale rappresentante si rivolgerà alla segreteria del CTTV (Consorzio Torrefattori Tre Venezie) per iscritto, al fine di ottenere il Certificato di Qualità e:
chiederà
a) La visita della SGS ITALIA SRL al suo stabilimento
e si impegnerà
b) A regolare in via anticipata la fattura che la SGS ITALIA SRL emetterà prima della visita.
c) Ad osservare il REGOLAMENTO (scaricabile) e la SPECIFICA TECNICA (scaricabile).
d) Ad indicare alla SGS ITALIA SRL alcuni locali destinatari del C. di Q. al fine di consentire il controllo a campione.
e) A riconoscere al CTTV (curatore della parte amministrativa del GTTC ora GITC: Gruppo Italiano Torrefattori Caffè) le spese per le analisi e la gestione della pratica amministrativa.
N.B. Si consiglia gli Associati di osservare con scrupolo anche i punti della SPECIFICA TECNICA:
8.2 prove di routine;
8.3 prove di tipo;
8.4 gestione delle non conformità.